Numero verde per automobilisti e assicuratori: 800 97 83 20 | Numero per le carrozzerie: 02 305 636 00 | info@carsafe.it

Numero verde per automobilisti e assicuratori
800 97 83 20
Numero per le carrozzerie
02 305 636 00
info@carsafe.it

Hai preso una multa in quarantena? Ecco come fare ricorso
Multa in quarantena: ecco come fare ricorso

Se hai ricevuto una multa durante la quarantena per aver lasciato l’auto in divieto di sosta, durante il lavaggio stradale o in con lavori in corso, non perderti d’animo: la puoi far annullare. La multa, che di solito è sui 50 euro, può essere eliminata facendo ricorso, visto lo stato di necessità che imponeva di restare in casa.

Quarantena e obblighi da rispettare

Chi non rispetta l’obbligo di quarantena rischia parecchio: i provvedimenti a tutela della salute pubblica rientrano infatti in quanto prescritto dall’articolo 650 del codice penale che prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro. In nessun caso quindi è possibile uscire per spostare la propria macchina. Ma se si dovesse trovare una multa sul parabrezza una volta scaduto il periodo di isolamento si potrà quindi fare ricorso. Vi sono due norme che consentiranno di annullare il verbale di divieto di sosta. La Legge 689/1881 esonera dalle sanzioni chi ha commesso un’infrazione per dovere o necessità, mentre l’articolo 54 del Codice penale conferma questo orientamento. Ecco quindi quali sono gli step da seguire per fare ricorso.

Multe in quarantena: come fare ricorso

Bisogna attendere che la multa arrivi presso il vostro domicilio, dopo 60 giorni è possibile fare ricorso gratuito tramite raccomandata al prefetto dove si è verificata l’infrazione. Nella lettera che allegate dovrà essere specificato che stavate rispettando la quarantena come da indicazioni di legge. Ma non basta: servirà allegare anche il certificato medico che attesta l’inizio dell’isolamento obbligatorio. Inoltre, potere indicare la legge 689/1881 (articolo 4): non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o per necessità. E all’articolo 54 del codice penale: non è punibile chi ha commesso il fatto perché costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo di un danno grave alla persona.

In caso di rimozione del veicolo

Se era prevista la rimozione forzata del veicolo la trafila può essere più lunga e complicata. Nonostante abbiate diritto all’annullamento della multa, il trasporto della macchina con il carro attrezzi e il deposito saranno da pagare. Se non vi vengono restituiti, potete fare ricorso al giudice di pace, basandolo sull’immotivato arricchimento del comune. Bisogna tener presente che per procedere è necessario versare una tassa di 43 euro.

Altri News